Nella situazione emergenziale legata alla pandemia da COVID-19 gli operatori sanitari hanno svolto un ruolo chiave nel favorire il benessere degli utenti, ma sono spesso stati costretti ad affrontare grandi sacrifici. Gli infermieri di area critica, in particolare, hanno dimostrato una grande resilienza nell’affrontare la situazione, trovando spesso soluzioni innovative e brillanti per garantire la relazione tra paziente e famigliare, una morte dignitosa e in generale la miglior qualità delle cure.

Questa situazione ha tuttavia  messo gli infermieri particolarmente a rischio di sintomi di stress e sofferenza psicologica, nonché in talune situazioni, di conflitto etico e/o distress morale, soprattutto nella cura del paziente critico. E' per questo fondamentale che i professionisti sanitari siano protetti adeguatamente dal contagio, ma anche che siano ascoltati nei loro bisogni psicologici al fine di orientare interventi di supporto che siano utili e rispondenti alle necessità del momento contingente e in caso di future situazioni analoghe.

E' da queste considerazioni che nasce il progetto di ricerca 'COPE' (Covid19-related Outcomes of health Professionals and Organizations during the Epidemic), promosso dal Centro di Ricerca EngageMinds HUB - Consumer, Food and Health Engagement Research Center dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con la Società Italiana di Management e Leadership in Medicina (SIMM) e con il Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.), con il patrocinio dell'Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica (ANIARTI) e di OPI – Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano, Lodi, Monza e Brianza, con l'obiettivo di raccogliere l'esperienza dei professionisti sanitari italiani, e in particolare degli infermieri, impegnati nel fronteggiare l'emergenza COVID-19.

A questo fine, le chiediamo di rispondere al questionario che trova nel link qui di seguito. Le informazioni e i dati fornitici permetteranno di capire quali sono state le principali difficoltà riscontrate dagli infermieri durante la pandemia COVID-19, quali aspetti hanno provocato maggiore fatica, conflitto etico e moral distress e quali hanno favorito un atteggiamento resiliente. Ciò darà preziose indicazioni per affrontare al meglio nel futuro, situazioni analoghe e valorizzare quanto è stato fatto fino ad ora.

Augurandoci un positivo riscontro relativamente alla sua collaborazione a questo progetto di ricerca, la ringraziamo anticipatamente per il tempo che vorrà dedicarci.

 

Per partecipare al sondaggio clicchi sul link qui di seguito:  https://unicatt.eu.qualtrics.com/jfe/form/SV_6sWTzsezpllhVJP

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