Scrivere per celebrare la giornata dell’Infermiere,

Un anno dopo……

Vorrei iniziare ringraziando ognuno di voi. Un ringraziamento personale che non si ferma alla competenza che avete dimostrato in questo anno, alla volontà di lavorare proteggendo le persone che ci vengono affidate, a volte a rischio anche della propria incolumità personale, ma che si rivolge al singolo collega, ne cito alcuni per esempio, Alberto, Alessandro, Davide, Gaetano, Guglielmo, Francesco, Fabrizio, Pasquale, Simona, Stefano, Tiziana, Valter, Vita, Alba, Massimiliano, Gianluca, Andrea, Maria, Roberto, Carmelina …..e potrei continuare.

Vorrei poter raggiungere ognuno di voi, perché le parole dopo questo anno non sembrano essere sufficienti.

Nonostante tutto, abbiamo preso in carico quei colleghi giovani e meno giovani che si sono ritrovati con noi, travolti dagli eventi, sia fornendo strumenti operativi (schede di controllo paziente per infermieri neo inseriti), che fornendo approcci pragmatici per accogliere le esigenze delle persone di rimanere in contatto con i propri cari, spesso di salutarli, come un viaggiatore che si avvia verso l’ignoto e non sa se tornerà.

Siamo stati dei compagni nel momento più difficile ed abbiamo fornito un abbraccio una parola se pur da dietro un visore, una maschera.

Cosa aggiungere, la pandemia ha dimostrato che il sistema sanitario non è un insieme di “letti” o ventilatori, ma un insieme di competenze esercitate da persone che fanno la differenza, che è necessario fare investimenti sui professionisti ed immaginare un sistema che ascolti, soprattutto la voce degli infermieri, perché sono di fatto le persone più vicine ai bisogni della persona assistita e alla sua famiglia.

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